Training Autogeno

Il Training Autogeno, ideato da Heinrich Schultz, è una tecnica di rilassamento e autodistensione psicofisica con comprovati benefici a tre livelli: fisiologico, fisico e psicologico.
Il Training Autogeno promuove il benessere generale, alleviando tensioni, migliorando la gestione di ansia e stress, riducendo sintomi psicosomatici e riequilibrando le funzioni corporee. È particolarmente efficace nella prevenzione di malattie e disturbi, nonché nella preparazione psicofisica al parto.
Questo metodo di autoregolazione somatopsichica si basa su rilassamento e ripetizione di formule mentali per regolare funzioni psicologiche e somatiche alterate da stress o tensione.
Il percorso consiste nell’apprendimento progressivo di esercizi specifici, monitorati in incontri pratici per garantire un apprendimento corretto; può essere appreso individualmente o in gruppo.

I percorsi individuali possono essere richiesti in qualsiasi momento, mentre quelli di gruppo vengono attivati in determinati periodi dell’anno.
Prima di iniziare, è previsto un colloquio individuale per esaminare i bisogni e valutare eventuali controindicazioni.

“La vera forza della terapia risiede nella relazione terapeutica, nell’empatia, nell’accettazione incondizionata e nella comprensione del paziente.” Irvin Yalom

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Perchè andare dallo psicologo?

Può capitare che in un certo periodo della propria vita si senta il bisogno di parlare con un professionista o che qualcuno ci consigli di chiedere aiuto ad un esperto, ma non sappiamo se andare dallo psicologo possa davvero essere la scelta migliore.
Consultare uno psicologo può apportare benefici in molteplici contesti. In generale, lo psicologo supporta le persone nell’analizzare e gestire emozioni, nel riconoscere schemi di pensiero ripetitivi che spesso possono risultare disfunzionali e nello sviluppare strategie per affrontare le sfide quotidiane.
Tra le ragioni specifiche che spingono le persone a rivolgersi a uno psicologo, rientrano:

  • Affrontare disturbi psicologici come ansia, depressione, disturbi dell’umore o del comportamento.
  • Migliorare le relazioni interpersonali, acquisendo competenze di comunicazione efficace, ascolto attivo e risoluzione dei conflitti.
  • Sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, riconoscendo bisogni, desideri e limiti personali.
  • Affrontare situazioni stressanti o traumi, come la perdita di una persona cara, un divorzio o esperienze traumatiche.
  • Potenziare l’autostima e la fiducia in sé, con un focus sulla consapevolezza delle proprie risorse e capacità.
  • Migliorare la gestione dello stress e dello stile di vita, apprendendo tecniche di rilassamento, meditazione e gestione del tempo.
  • Gestire problematiche legate alle dipendenze.


In sintesi, rivolgersi a uno psicologo può essere un prezioso alleato nel gestire problemi psicologici, migliorare relazioni, sviluppare consapevolezza di sé, affrontare situazioni stressanti, potenziare l’autostima e gestire in modo più efficace stress e tempo.

Qual è la differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra?

I professionisti del settore psicologico sono principalmente tre: psicologo, psichiatra e psicoterapeuta.
Lo psichiatra è un medico specializzato in psichiatria; lo psicologo è un laureato in psicologia che ha sostenuto l’Esame di Stato e che è iscritto all’albo di riferimento; lo psicoterapeuta può essere o uno psicologo o un medico che, dopo la laurea, ha frequentato la scuola quadriennale di specializzazione in psicoterapia.
Lo psicologo e lo psicoterapeuta non possono somministrare farmaci. Il trattamento farmacologico è, infatti, compito esclusivo del medico specializzato in psichiatria.

Quanto dura un percorso di sostegno psicologico?

La durata di un percorso di sostegno psicologico può variare notevolmente a seconda delle esigenze individuali del paziente e della natura dei problemi affrontati. Alcuni fattori che influenzano la durata includono:

  • Complessità delle problematiche: se i problemi sono più complessi o profondi, potrebbe essere necessario un periodo più lungo di supporto.
  • Obiettivi del trattamento: la durata può variare in base agli obiettivi specifici del trattamento. Ad esempio, affrontare una crisi a breve termine potrebbe richiedere un periodo di tempo più breve rispetto a lavorare su questioni più radicate o croniche.
  • Frequenza delle sessioni: la frequenza delle sessioni (ad esempio settimanale, quindicinale o mensile) può influenzare la durata complessiva del percorso.
  • Collaborazione tra paziente e terapeuta: la collaborazione e l’impegno del paziente nel processo terapeutico possono influire sulla rapidità dei progressi.


In generale, il sostegno psicologico può essere a breve termine  per affrontare specifiche crisi o situazioni di vita, oppure può essere a lungo termine, specialmente quando si lavora su questioni più profonde o persistenti. 

Quando scegliere la terapia online e perché?

La terapia online può essere una scelta conveniente e accessibile per chi ha difficoltà a raggiungere fisicamente lo studio dello psicologo. È particolarmente utile per chi vive in aree remote o ha impegni che rendono difficile un incontro di persona. La terapia online offre flessibilità e può essere altrettanto efficace della terapia in tradizionale, ma dipende dalle circostanze individuali di ogni paziente e dalle specifiche esigenze terapeutiche.
In ogni caso, è importante valutare attentamente le proprie necessità e scegliere il tipo di terapia che si ritiene più adatto alle proprie esigenze.